Decreto Ristori: chi riceverà i contributi a fondo perduto
Pub, bar, ristoranti, palestre, piscine, cinema, teatri, discoteche. Sono alcune delle categorie che riceveranno un indennizzo direttamente in conto corrente da parte dell’Agenzia delle entrate. Un ristoro a fondo perduto che va dal 100% al 400% per aiutare le categorie più colpite dalle restrizioni introdotte dal dpcm del 24 ottobre e non solo. Ecco come funziona il decreto ristori.
Dopo aver superato a fatica il lockdown primaverile, la seconda ondata trova stremate le imprese più piccole. Il decreto Ristori approvato dal Consiglio dei Ministri intende indennizzare le categorie più colpite dalle restrizioni imposte per frenare l’aumento dei contagi e dall’ultimo dpcm. Tra questi bar, pasticcerie, palestre, piscine, ma anche alberghi, discoteche e le sale gioco. Qui la lista completa delle imprese che riceveranno i ristori.
Come funziona il ristoro a fondo perduto
Già prima del via libera del Consiglio dei Ministri, il ministro dell’economia aveva anticipato qualche informazione sugli indennizzi: “Tutti coloro che hanno fatto domanda ai contributi a fondo perduto lo riceveranno in automatico”.
Secondo i dati forniti dall’Agenzia delle Entrate, sono state presentate oltre 2,3 milioni di domande di accesso ai contributi a fondo perduto, per oltre 6 milioni di euro. Le risorse per mettere in campo questi aiuti potrebbero venire dal Fondo da 4 miliardi di euro a sostegno dei settori maggiormente colpiti durante l’emergenza Covid, previsto dalla Manovra 2021.
A quali imprese andranno i contributi
Sono quattro le fasce di aiuto individuate nel decreto ristori:
- 100% delle somme già incassate con il dl Rilancio per gli esercizi e le attività costretti a chiudere alle 18 (pasticcerie o gelaterie);
- 150% per chi ha subito un danno parziale, come i ristoranti, che a pranzo sono aperti e la sera possono lavorare con il servizio di asporto;
- 200% per le categorie più danneggiate, vale a dire quelle attività costrette a chiudere: cinema, teatri, palestre, piscine, sale giochi, scommesse o bingo, centri termali, centri benessere e fiere;
- 400% per le attività chiuse ancor prima del dpcm del 24 ottobre (sale da ballo e discoteche).
Ad esempio un ristorante che aveva ricevuto 2.600 euro dal contributo a fondo perduto previsto dal decreto Rilancio, con il nuovo meccanismo vedrà aumentare di 1,5 volte tale importo, arrivando fino a 4.000 euro.
A identificare la platea dei soggetti e delle attività ammesse al fondo perduto saranno i codici Ateco.
Nel dettaglio, riceveranno i contributi previsti dal decreto Ristori:
- Ristori del 400% per: discoteche, sale da ballo night-club e simili;
- Ristori del 200% per: catering per eventi, banqueting; attività di proiezione cinematografica; organizzazione di convegni e fiere; gestione di teatri, sale da concerto e altre strutture artistiche, gestione di stadi, gestione di piscine; gestione di impianti sportivi polivalenti, gestione di altri impianti sportivi nca; attività di club sportivi; gestione di palestre; enti e organizzazioni sportive, promozione di eventi sportivi; altre attività sportive nca; parchi di divertimento e parchi tematici; sale giochi e biliardi; altre attività di intrattenimento e di divertimento nca; servizi di centri per il benessere fisico (esclusi gli stabilimenti termali); stabilimenti termali; organizzazione di feste e cerimonie; gestioni di funicolari, ski-lift e seggiovie se non facenti parte dei sistemi di transito urbano o sub-urbano; noleggio di strutture ed attrezzature per manifestazioni e spettacoli: impianti luce ed audio senza operatore, palchi, stand ed addobbi luminosi; servizi di biglietteria per eventi teatrali, sportivi ed altri eventi ricreativi e d’intrattenimento; altri servizi di prenotazione e altre attività di assistenza turistica non svolte dalle agenzie di viaggio nca. Attività nel campo della recitazione; altre rappresentazioni artistiche; noleggio con operatore di strutture ed attrezzature per manifestazioni e spettacoli; altre attività di supporto alle rappresentazioni artistiche; altre attività connesse con le lotterie e le scommesse (comprende le sale bingo); attività di organizzazioni che perseguono fini culturali, ricreativi e la coltivazione di hobby, attività di altre organizzazioni associative nca;
- Ristori del 150%: ristorazione con somministrazione; attività di ristorazione connesse alle aziende agricole, ristorazione ambulante; alberghi; villaggi turistici; ostelli della gioventù; rifugi di montagna; colonie marine e montane; affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence; attività di alloggio connesse alle aziende agricole; aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte; alloggi per studenti e lavoratori con servizi accessori di tipo alberghiero;
- Ristori del 100%: gelaterie e pasticcerie (anche ambulanti); bar e altri esercizi simili senza cucina.
Come verranno erogati i ristori?
In base alle anticipazioni, chi aveva già presentato domanda di accesso ai contributi a fondo perduto entro agosto riceverà l’accredito del ristoro con bonifico dell’Agenzia delle Entrate direttamente sul conto corrente già indicato. “Pensiamo che l’Agenzia delle Entrate possa erogare questi contributi già entro metà novembre, forse persino entro l’11 novembre”, ha annunciato Gualtieri.
Chi invece non aveva fatto richiesta di accesso al fondo perduto o rispettava i requisiti previsti (come nel caso delle aziende con un volume di affari superiore a 5 milioni), dovrà presentare domanda all’Agenzia e attendere qualche settimana in più.
Proroga della cig, voucher per gil spettacoli dal vivo, stop ai pignoramenti
La bozza del testo del decreto Ristori, di 32 articoli, prevede inoltre una proroga della cassa integrazione: per tutte le imprese “abbiamo garantito altre 6 settimane di cassa integrazione Covid-19 utilizzabili dal 16 novembre al 31 gennaio 2021 o, in alternativa, ulteriori 4 settimane di esonero contributivo. Al contempo, proroghiamo il blocco dei licenziamenti fino al 31 gennaio”, ha scritto la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo.
Per le aziende interessate dal Dpcm del 24 ottobre è prevista inoltre la sospensione dei versamenti contributivi relativi ai lavoratori per il mese di novembre, fa sapere la ministra.
Tra le altre misure previste dal decreto Ristori, oltre a un finanziamento da 30 milioni di euro per consentire a medici di base e pediatri di eseguire “tamponi antigenici rapidi”, previsti anche voucher per gli spettacoli bloccati dal dpcm. Il rimborso con voucher riguarda nel dettaglio gli spettacoli dal vivo previsti dal 24 ottobre e fino a gennaio 2021 e saltati per le nuove restrizioni anti-Covid. Il decreto Ristori estende quindi le misure già previste durante la prima fase dell’emergenza.
Stop ai pignoramenti degli immobili fino alla fine dell’anno.
Fonte: Fasi Biz