Coronavirus, ecco tutti gli aiuti per aziende agricole e lavoratori
Bonus 600 euro
Il Governo ha previsto una indennità di 600 euro netti per:
- Coltivatori diretti, coloni e mezzadri che non siano titolari di un trattamento pensionistico diretto e non abbiano altre forme di previdenza obbligatoria ad esclusione della gestione separata Inps.
- Operai agricoli a tempo determinato e le altre categorie di lavoratori iscritti negli elenchi annuali purché possano fare valere nell’anno 2019 almeno cinquanta giornate di effettivo lavoro agricolo dipendente e non siano titolari di pensione.
- I liberi professionisti con partita Iva attiva alla data del 23 febbraio 2020 che non siano titolari di un trattamento pensionistico diretto e non abbiano altre forme di previdenza obbligatoria. Da questa categoria sono esclusi gli agronomi e le altre figure iscritte ad albi professionali.
Cassa integrazione
Tutte le aziende agricole italiane, indipendentemente dalla dimensione, che hanno subito un contraccolpo a causa della pandemia da Covid-19, potranno accedere alla cassa integrazione.
Per gli operai a tempo indeterminato e gli impiegati lo strumento previsto dalla legge è la Cassa integrazione salariale operai dell’agricoltura (Cisoa). La cassa integrazione in deroga, come spiegato da De Lellis, è invece destinata agli operai a tempo determinato, i cui datori di lavoro dovranno farne richiesta presso le regioni.
Gli assegni sono previsti (ad oggi) per un lasso di tempo non superiore alle nove settimane. Per i lavoratori è riconosciuta la contribuzione figurativa e i relativi oneri accessori.
Le procedure per richiedere la cassa integrazione sono state semplificate e l’accordo con le organizzazioni sindacali può avvenire per via telematica (e non è richiesto per chi ha meno di cinque dipendenti). Inoltre la cassa integrazione (per le ore di riduzione o sospensione delle attività) è equiparata a lavoro ai fini del calcolo delle prestazioni di disoccupazione agricola.
Sospensione versamenti
Per le aziende sono sospesi i versamenti alla Pubblica amministrazione (versamenti Iva, contributi previdenziali e assistenziali, addizionali regionali e comunali, premi Inail, ritenute, premi per assicurazioni obbligatorie). Sono previste delle eccezioni positive per quelle aziende che hanno la sede nei comuni più duramente colpiti dai virus. Per tutti i dettagli consigliamo di rivolgersi al proprio commercialista.
Disoccupazione agricola
Il termine per la presentazione della domanda di disoccupazione agricola è prorogato dal 31 marzo al primo giugno 2020. Riguarda operai agricoli a tempo determinato e indeterminato, nonché i lavoratori delle imprese alimentari.
Parenti lavoratori
I parenti di imprenditori agricoli fino al sesto grado possono offrire prestazioni occasionali a titolo gratuito in azienda. Un modo per sopperire alla mancanza temporanea di manodopera causata dal mancato afflusso di lavoratori stagionali stranieri.
Permessi di soggiorno
Per i lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno in scadenza fino al 15 aprile ci sarà una proroga di validità fino al 15 giugno.
Modello 730
Il termine per la presentazione del modello 730 per la dichiarazione dei redditi slitta dal 23 luglio al 30 settembre. Le certificazioni uniche dovranno essere inviate invece entro il 31 marzo.
Anticipo Pac
Se fino ad oggi agli agricoltori era corrisposto un anticipo pari al 50% degli importi dei pagamenti diretti richiesti, tale aliquota è aumentata al 70%.
Fondo Mipaaf
Il Governo ha assegnato 100 milioni di euro al Mipaaf per la copertura totale degli interessi passivi su finanziamenti bancari destinati al capitale circolante e alla ristrutturazione dei debiti, per la copertura dei costi sostenuti per interessi maturati negli ultimi due anni su mutui contratti dalle medesime imprese, nonché per l’arresto temporaneo dell’attività di pesca.
Fondo indigenti
Il Governo ha deciso di aumentare di 50 milioni di euro le disponibilità del fondo indigenti per la distribuzione delle derrate alimentari.
Agriturismi
Per gli agriturismi sono sospesi fino al 30 aprile i versamenti delle ritenute sul lavoro dipendente e i versamenti dei contributi previdenziali.
Sanificazione
Le aziende agricole possono usufruire di un credito di imposta pari al 50% del costo delle spese di sanificazione dei locali di lavoro fino ad un massimo di 20mila euro.
I provvedimenti di Ismea
Per agevolare l’accesso al credito e scongiurare un blocco delle attività produttive dovuto alla mancanza di liquidità, per il settore agricolo è intervenuta Ismea con una serie di provvedimenti che qui sotto elenchiamo.
- Sospensione di tutte le rate dei mutui con scadenza nell’anno 2020. La quota capitale delle rate sospese potrà essere rimborsata nell’anno successivo a quello di conclusione di ciascun piano di ammortamento mentre la quota interessi sarà consolidata nel debito residuo e ammortizzata per l’intera restante parte del piano.
- Esclusione del periodo compreso tra il primo marzo 2020 e il 31 luglio 2020 dal computo della durata pre-ammortamento dei piani di investimenti autorizzati dall’istituto.
- Estensione automatica delle garanzie Ismea su tutti i finanziamenti già garantiti per i quali viene richiesto l’allungamento della durata dei piani di ammortamento, senza oneri aggiuntivi per le imprese.
- Liquidazione delle spese sostenute dalle imprese per gli stati di avanzamento lavoro in modalità semplificata.
- Sospensione dei termini per la realizzazione dei piani aziendali i cui termini di scadenza risultano compresi tra il primo marzo 2020 e il 31 luglio 2020.
- Sospensione sino al 31 luglio 2020 di tutte le attività di non-performing e di attestazione ai sensi dell’art. 13 comma 4-bis dl 193/2016.
Aiuti per i più giovani
Per sostenere i giovani agricoltori in difficoltà ed evitare che le misure di contenimento dell’emergenza Covid-19 possano limitare l’accesso alle agevolazioni dell’istituto, Ismea ha previsto che:
- La pubblicazione del bando per l’insediamento dei giovani in agricoltura è posticipata a data successiva al 31 luglio 2020.
- Il termine per la presentazione delle manifestazioni d’interesse per la vendita dei terreni in Banca delle terre è posticipato al 31 maggio 2020.
Fonte : AGRONOTIZIE