Bonus vacanze 2020: chi può richiederlo e come
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato sul proprio sito la guida al bonus vacanze 2020, una delle principali misure previste dal decreto rilancio per incentivare le famiglie italiane a trascorrere le proprie vacanze nel Belpaese. Ecco chi può richiederlo dal 1° luglio al 31 dicembre 2020 e come ottenerlo.
Il decreto rilancio prevede un ampio ventaglio di misure e bonus a sostegno del turismo italiano, stravolto dall’emergenza sanitaria del coronavirus. Nell’ambito di questa manovra anti-crisi, il Governo ha stanziato circa 4 miliardi di euro per il sostegno del comparto turistico.
Fra i pilastri per l’ecosistema turismo nel decreto viene istituito il bonus vacanza 2020. A tal proposito, considerando anche l’imminente arrivo dell’estate, sul sito dell’Agenzia delle Entrate è stato pubblicato un vademecum per tutti coloro che sono interessati a questo aiuto.
Bonus vacanze 2020: cos’è, a chi spetta e come richiederlo
Anche noto come tax credit vacanza, si tratta di un voucher da 500 euro spendibile dal 1° luglio al 31 dicembre 2020 per tutte le famiglie con un reddito Isee inferiore a 40.000 euro.
Questo beneficio rappresenta un incentivo per le famiglie con un reddito medio-basso che quest’estate vorrebbero andare in vacanza ad orientarsi verso il turismo domestico. Il bonus, infatti, andrebbe utilizzato per il pagamento di servizi offerti in ambito nazionale dalle imprese turistico ricettive, nonché da agriturismi e bed & breakfast.
Il bonus vacanze 2020 fornisce anche una risposta alle forti pressioni esercitate dagli operatori turistici per avere segnali immediati. A tal proposito, Confturismo-Confcommercio ha stimato, solo per il periodo marzo-maggio, un calo nelle strutture ricettive di oltre 31,5 milioni di presenze con una perdita di giro d’affari di poco inferiore a 7,5 miliardi.
Secondo le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate, per il calcolo dell’Isee è necessaria la Dichiarazione sostitutiva unica (DSU), che contiene i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali di un nucleo familiare e ha validità dal momento della presentazione e fino al 31 dicembre successivo. Lo sgravio è utilizzabile da un solo componente per nucleo familiare e rapportato al numero di componenti del nucleo familiare, quindi:
- 500 euro per i nuclei familiari composti da tre o più persone;
- 300 euro per i nuclei familiari composti da due persone;
- 150 euro per quelli composti da una sola persona.
Il bonus è fruibile nella misura dell’80% d’intesa con il fornitore presso il quale i servizi sono fruiti, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto e per il 20% sarà scaricabile dall’Irpef nella dichiarazione dei redditi 2021 da parte dell’avente diritto.
Lo sconto in questione è rimborsato al fornitore dei servizi sotto forma di credito d’imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione, con facoltà di cessione ai propri fornitori di beni e servizi ovvero ad altri soggetti privati, nonché a istituti di credito o intermediari finanziari.
Ai fini del riconoscimento del credito:
- le spese devono essere sostenute in un’unica soluzione in relazione ai servizi resi da una singola impresa turistico ricettiva;
- il totale del corrispettivo deve essere documentato da fattura elettronica o documento commerciale, nel quale è indicato il codice fiscale del soggetto che intende fruire del credito;
- il pagamento del servizio deve avvenire senza l’ausilio, l’intervento o l’intermediazione di soggetti che gestiscono piattaforme o portali telematici diversi da agenzie di viaggio e tour operator.
Per il bonus il Governo ha stanziato 1,67 miliardi di euro sul 2020 e 734 milioni per il 2021. I potenziali fruitori sono 5,8 milioni di nuclei con Isee 2019 entro 40mila euro, ma il Governo stima che il bonus potrà far aumentare il numero dei richiedenti.
Come spiega la guida dell’Agenzia delle Entrate, il bonus potrà essere richiesto e sarà erogato esclusivamente in forma digitale.
Se si parla di utenti, sono tre gli step principali, per ogni componenete del nucleo familiare, per accedere al beneficio: procurarsi un’identità digitale (Spid o CIE 3.0), farsi calcolare un Isee aggiornato, che non deve superare 40mila euro, poi usare una app che il ministero dei Beni culturali e del Turismo dovrebbe presentare a metà giugno. Una volta scaricata l’app ed effettuato l’accesso attraverso identità digitale, sarà possibile scaricare un Qr-code spendibile nelle strutture aderenti.
Una volta ricevuto il contributo ed effettuata la prenotazione, basterà esibire il bonus stesso all’albergatore via smartphone, quando si dovrà pagare il soggiorno direttamente presso le strutture dove si trascorreranno le vacanze.
Queste ultime non dovranno far altro che far sapere a chi prenota per le vacanze che si aderisce all’iniziativa. Lo sconto applicato all’ospite in possesso del bonus vacanze sarà rimborsato sotto forma di credito d’imposta utilizzabile, senza limiti di importo in compensazione mediante il modello F24, ovvero cedibile anche a istituti di credito.
FONTE: FASI BIZ